L’approccio cognitivo-costruttivista che utilizzo nella pratica di psicoterapeuta, riconosce al paziente un ruolo centrale e attivo nel percorso terapeutico.
Si parte infatti dall’assunto che ognuno di noi costruisce la conoscenza di sé e la conoscenza di sé in relazione agli altri, attraverso le proprie esperienze di vita. In questa prospettiva il paziente è considerato il più esperto conoscitore di se stesso e del proprio mondo interiore.
Il ruolo del terapeuta è quello di accompagnare il paziente alla scoperta di sé, delle proprie emozioni, dei propri pensieri e delle modalità di attribuzione di significato alle esperienze della sua vita.
Insieme si lavora per mettere a fuoco i meccanismi che lo spingono a muoversi in una direzione o in un’altra e il significato dei sintomi che lo bloccano nel proprio percorso di crescita personale.
Nell’ottica costruttivista i sintomi sono degli indicatori, dei segnali che vanno letti, ascoltati e compresi, poiché forniscono informazioni preziose riguardanti i bisogni di cambiamento del paziente.
A partire dai significati emersi dalla comprensione dei sintomi, il paziente viene sostenuto e accompagnato nel processo di crescita e di sviluppo di un equilibrio affettivo e relazionale più soddisfacente.
Questo lavoro avviene all’interno di una relazione accogliente e non giudicante, in cui l’accettazione e la comprensione sono elementi imprescindibili.
Un percorso terapeutico così delineato è paragonabile ad un viaggio che condurrà la persona ad una nuova consapevolezza aiutandola a sentirsi pienamente padrona della propria vita.